Il mercato kosher: una realtà in crescita

Il mercato dei prodotti kosher si dimostra una realtà in costante crescita. Dal 2016 le vendite hanno registrato un aumento significativo (+7,8%), arrivando ora a toccare un incremento annuale del 12%.
Questo settore di nicchia rappresenta in realtà un business di circa 150 miliardi di dollari. In particolar modo negli States, dove questi prodotti generano un incredibile giro d’affari: infatti, uno studio della Cornell University attesta che circa il 40% di tutti i cibi in circolazione sono kosher. Oggi si stima che questa quantità sia salita a circa metà delle merce presente nelle grandi catene di supermercati, come Walmart e CostCo.

Oltre agli Stati Uniti, Israele e nord-est Europa sono tra i paesi in cui si è registrato il tasso di crescita più elevato. Però, anche in Italia il mondo kosher sta incontrando un’ascesa favorevole. Soprattutto a Milano si sviluppa un mercato fiorente, grazie alla presenza storica della comunità ebraica e a causa delle nuove tendenze nel campo dell’alimentazione.

Chi sono i consumatori dei prodotti Kosher

I consumatori dei prodotti kosher non si limitano alla popolazione di fede ebraica: da sottolineare come solo il 14% dei prodotti è venduto per motivazioni puramente religiose. La garanzia del rispetto della tradizione e del credo viene apprezzata da un pubblico più vasto.

Infatti, la restante fetta di consumatori (86%) si divide tra diverse categorie:

  • musulmani (la dieta Halal permette anche il consumo di prodotti kosher);
  • vegetariani;
  • vegani;

Non solo, anche tutti coloro che sono attratti dal consumo di alimenti di qualità superiore e salutari, provenienti da fonti attendibili, scelgono Kosher. Il motivo? Questi prodotti garantiscono standard elevati se paragonati ai prodotti comuni.

Per di più, offrono la stessa vastità di scelta: pane, proteine animali e vegetali, frutta, verdura e dolci. Non bisogna abbandonare nessuna abitudine alimentare e rinunciare a nessuno sfizio.

Perché un’azienda deve certificarsi Kosher

Vista la varietà del target di riferimento, per un’azienda risulta fondamentare certificarsi Kosher: il servizio di certificazione di Italy Kosher Union offre a tutte le realtà agroalimentari la possibilità di dotare di un valore aggiunto la propria offerta.

Inoltre, essa offre alle imprese italiane l’occasione di entrate a pieno nel mercato dei prodotti Kasher con alimenti verificati che non rinunciano alla propria italianità.

Per di più, la certificazione risulta molto utile per tutte quelle aziende che vogliono orientare il proprio commercio anche all’estero, in quanto rappresenta una valida garanzia sulla provenienza e sulla qualità della merce.

Infatti, essa certifica lo standard elevato dei prodotti kosher, dettato dal superamento delle ispezioni svolte dalla nostra divisione Kasherut.

Per finire, possiamo dire che la certificazione è anche simbolo della dedizione al lavoro da parte dell’azienda: pertanto, essa cerca di fornire prodotti pienamente rispondenti alla volontà dei propri clienti.

Sono già 1253 aziende certificate Kosher in Italia e più di 150 stanno perseguendo le fasi necessarie all’ottenimento del riconoscimento.

Tra le realtà più note ritroviamo:

  • Barilla;
  • Ferrarelle;
  • Bonomelli;
  • Nespresso;
  • Polenta Valsugana.

Export & Kosher: quali sono le opportunità per le aziende italiane

Le opportunità per le aziende italiane non si limitano al territorio limitrofo: l’export dei prodotti Kosher può essere vista come la chiave di volta del proprio business.

La crescente domanda di Italian Food nel mondo intero, combinata all’aumento degli alimenti certificati kosher, costituisce una grande occasione per le aziende agroalimentari italiane per aggredire ed insediarsi nei mercati esteri.

A questo proposito, il nostro team è in grado di offrirvi la possibilità di ottenere la certificazione USA Orthodox Union, oltre a numerose e preziose circa la realtà Kasher.

I principali paesi esteri in cui investire sono i seguenti:

  • Israele: patria dell’ebraismo e unico stato in cui la popolazione ebraica è in maggioranza. Si stima che l’85% dei prodotti scambiati nel settore alimentare e delle bevande israeliano sia kosher.
  • Francia: nazione europea in cui ritroviamo la percentuale più alta di ebrei professanti e la presenza di 1/3 dei ristoranti kosher di tutta Europa.
  • Stati Uniti: come citato precedentemente, questo paese rappresenta un’imperdibile opportunità. Sono più di 10 milioni le persone interessate ai prodotti kosher: tutte alla ricerca di prodotti salutari e ‘puri’.

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